Amstel Gold Race 2018, Van Avermaet fiducioso ma non primadonna: “Il pericolo potrebbe arrivare da un altro corridore della squadra”
La primavera di Greg Van Avermaet finora è stata positiva, ma senza acuti. Il palmares 2018 del campione belga della BMC è ancora fermo alla terza tappa del Giro dell’Oman dello scorso febbraio. Da allora ad oggi tanti piazzamenti, con due prestigiose top 5 a Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix, ma non è ancora arrivato il colpo grosso. Superate le classiche del pavé, Van Avermaet proverà a trovare lo spunto giusto sulle Ardenne, a partire dall’Amstel Gold Race 2018 di domani.
“Questo cambierebbe tutto, ma non mi voglio mettere ancora più pressione sulle spalle – ha ammesso stamattina come riportato da RTBF – A differenza delle classiche disputate finora, dove non eravamo che in quattro o cinque ad avere l’etichetta di favoriti, i pretendenti stavolta più numerosi perché ci saranno i migliori corridori del Mondo”.
A differenza delle classiche del pavé, dove era favorito d’obbligo, qui all’Amstel può sicuramente giocarsi maggiormente la carta dell’outsider, non avendola mai vinta: “Finora, mi sono trovato uomo contro uomo nei finali con l’etichetta di quello che vuole vincere il Fiandre o che ha già vinto la Paris-Roubaix – ha aggiunto – Ho dovuto quindi interpretare questo ruolo e seguire gli attacchi. Qui, anche Damiano Caruso, Simon Gerrans e Dylan Teuns dovranno essere davanti nel finale e il pericolo potrebbe arrivare da un altro corridore della nostra squadra“.
Al di là delle tattiche, afferma che “la forma è sempre buona” e che il profilo della prova, che assomiglia alle corse fiamminghe senza il pavé, “gli si addice”. “È veramente possibile fare qualcosa all’Amstel” ha concluso.
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